Reiki Sistema Usui
Reiki è una antica disciplina di origine orientale, riscoperta nel 1923 da un monaco cristiano giapponese di nome Mikao Usui. E' un metodo di guarigione naturale, manuale, il cui intento è quello di aiutare a mantenere il corpo in salute e a condurre una vita serena.
Rei significa Energia Universale e Ki significa Energia individuale: Reiki è l'unione di queste due Energie.
Attraverso l'attivazione a Reiki vengono riaperti e purificati dei canali, in noi presenti da sempre, attraverso cui l'energia universale fluisce e fuoriesce dalle nostre mani (ma anche da occhi e respiro).
Con l'attivazione al Primo Livello di Reiki diventiamo semplicemente dei "canali" attraverso cui l'Energia fluisce.
Secondo i principi della psicosomatica tutte le emozioni che non ci permettiamo di vivere direttamente, vengono somatizzate dal nostro corpo, il quale ci trasmette dei segnali (sintomi) per farci capire che dobbiamo prendere contatto con quelle emozioni. A partire dal più semplice mal di testa, oppure il dolore al ginocchio sino ad arrivare a patologie anche più complesse, si tratta del nostro corpo che "chiede aiuto" come un bambino che, desideroso di attenzioni, tira la gonna della mamma mentre questa è impegnata a parlare con l'amica.
Appoggiando le nostre mani su queste parti del corpo che "ci chiamano" noi gli trasmettiamo Reiki e l'energia fa si che pian piano il blocco o la tensione si sciolga. Normalmente riaffiorano alla coscienza le emozioni inconsapevolmente negate e, con il loro riaffiorare, i sintomi scompaiono.
Possiamo paragonare il sintomo alla spia del carburante della nostra autovettura. Quando la spia del carburante della nostra auto lampeggia, cosa facciamo? cerchiamo immediatamente un distributore dove poter fare il pieno, oppure manomettiamo il quadro elettrico dell'auto per non veder più lampeggiare quella fastidiosa spia?
Reiki lavora così, molto semplicemente ed efficacemente. E' uno strumento attraverso cui abbiamo la possibilità di guarire sia il nostro Corpo sia il nostro Spirito.
I Livelli di Reiki sono tre: Primo Livello o Shoden, Secondo Livello o Okuden, Terzo Livello o Shinpiden (Master). Essi vanno intesi in parallelo piuttosto che in verticale. Il secondo o il terzo livello non sono più efficaci o più importanti del primo, un trattamento di Reiki fatto da un operatore di primo livello non è differente da un trattamento effettuato da un Master Reiki.
Semplicemente ad ogni livello corrisponde un diverso tipo di consapevolezza e una differente presa di responsabilità. I tre livelli di Reiki vanno considerati come tre binari paralleli: il primo livello lavora sul piano fisico, il secondo livello lavora sul piano emozionale ed il terzo livello corrisponde alla scelta dell'insegnamento.
Shoden - Il Primo Livello di Reiki
Il Primo Livello di Reiki consiste nella riapertura di canali in noi esistenti da sempre e nella loro purificazione mediante quattro Cerimonie di Attivazione che sono Sacre e Segrete. L'Attivazione al Primo Livello di Reiki consente di divenire noi stessi canali attraverso cui l'Enegia Universale fluisce e fuoriesce dalle nostre mani, dagli occhi e dal respiro.
Il nostro corpo è composto da migliaia di correnti energetiche e perchè noi possiamo stare bene è necessario che tali correnti energetiche scorrano fluidamente. Ove questo non accade si può creare un convergere di forze, il blocco, oppure un divergere di forze, una tensione. In entrambi i casi l'Energia di Reiki agisce sull'asse delle forze deviandolo leggermente ed usando le forze stesse per generare una ruota, una turbina che crea energia.
Man mano che l'energia di Reiki penetra nel nostro corpo, i nostri sintomi possono mutare, passare dal piano fisico al piano emozionale, mentale, spirituale, fino a scomparire quando avverrà da parte nostra la "presa di coscienza".
Citazione
"Reiki fa emergere la causa del dolore dal nostro corpo come se estraesse una freccia conficcatasi molto tempo fa. Ci possiamo anche essere dimenticati del dolore provato quando la freccia è entrata, ma dobbiamo essere disposti a reggere il dolore quando viene estratta"
(da "Il grande manuale del Reiki" ed. Età dell'Acquario)
Okuden - Il Secondo Livello di Reiki
Mentre il Primo Livello di Reiki lavora per farci riscoprire il nostro Sè, il nostro Essere Spirituale, la nostra Essenza, attraverso il corpo, e quindi lavora sul corpo, con il Secondo Livello siamo sempre ed ancora alla ricerca del nostro Centro ma lavoriamo sul Piano Esistenziale, sulla Realtà.
Con il Secondo Livello si imparano i Simboli di Reiki che ci permettono di interagire con le dimensioni della Realtà e della Coscienza. Aumenta la consapevolezza del Sè e del mondo circostante, ci si rende conto della presenza di qualcosa di grande e prodigioso che dirige e governa gli eventi.
La dimensione spirituale si fa più vicina, la pratica di Reiki si evolve fino a diventare una vera filosofia di vita.
Il Secondo Livello di Reiki apporta Energia Purificatrice in ogni aspetto della nostra vita. Il processo di purificazione si estende dal Corpo Fisico a quello che possiamo definire Corpo Relazionale e cioè l'insieme di tutte le interazioni nella nostra vita di tutti i giorni. Come sul piano corporeo l'organismo espelle le tossine, così sul piano esistenziale affiorano tutte le illusioni che ci impediscono di essere felici.
Il Secondo Livello di Reiki prevede una sola Cerimonia di Attivazione con la quale i primi tre Simboli di Reiki vengono direttamente impressi nella nostra coscienza. Solo dopo l'attivazione, essi saranno efficaci.
I Simboli di Reiki
"Simbolo", dal greco, significa "mettere insieme" "riunire". Il Simbolo ha la capacità di creare nella coscienza un collegamento evocando attraverso uno stesso segno, energie appartenenti a realtà diverse. I Simboli svolgono funzione di mediazione tra coscienza e inconscio e come tali possono operare da agenti trasformatori.
I Simboli di Reiki sono considerati Sacri e Segreti. La loro sacralità deriva dal fatto che essi rappresentano delle Energie Spirituali e sono collegati a Divinità, quindi il loro uso deve avvenire solo per ragioni fondate sulla pratica di Reiki e non per gioco o divertimento.
I Simboli di Reiki Sistema Usui sono Quattro e non di più.
Il Primo Simbolo
Esprime il comando ed è collegato alla Dea Kundalini, evoca la presenza dei Kami, gli Esseri di Luce della mitologia Shintoista. Si impiega in ogni trattamento di Secondo Livello.
Il Secondo Simbolo
E' una lettera dell'alfabeto sanscrito. La traduzione del suo nome dal giapponese è "Calma delle Emozioni" oppure "Pace Spirituale". Richiama armonia, equilibrio, scioglimento delle tensioni, guarigione.
Il Terzo Simbolo
La traduzione del suo nome dal giapponese è "L'Origine dell'Uomo riflette sulla Via dell'Amore il Nome di Dio". Consente di operare trattamenti energetici a distanza, sia fisica che temporale.
Citazione
"Credi che un Uomo possa cambiare il suo destino? Credo che un Uomo possa fare tutto il possibile e attendere che il suo destino si riveli". (da "L'ultimo Samurai")
"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformate in azioni". (Mohandas Karamchand "Mahatma" Gandhi)
Shinpiden - Il Terzo Livello di Reiki
Il Terzo Livello di Reiki rappresenta una scelta più profonda, una maggiore presa di responsabilità riguardo alla propria guarigione ed alla propria vera natura.
Con l'attivazione al Terzo Livello di Reiki viene attivato il canale energetico che collega la coscienza individuale con l'inconscio collettivo.
Prendere il Terzo Livello di Reiki, o Master, significa scegliere di portare Reiki nel mondo insegnandolo a tutti coloro che ne fanno richiesta. Diventare insegnanti di Reiki significa, non soltanto apprendere la pratica, le attivazioni, i simboli ma, impegnarsi ad effettuare su sè stessi un lavoro di purificazione, di "pulizia" che può essere raggiunto grazie alla pratica costante di Reiki e con la messa in opera giornaliera dei suoi Principi. Significa avere il coraggio e la volontà di guardarsi dentro fino in fondo, senza compromessi ed impegnarsi a portare fuori la propria Luce. Essere Maestro di Reiki non consiste nell'autorizzazione ad esserlo concessa da qualcun'altro: è un atto di autoriconoscimento.
Con il Terzo Livello, Shinpiden, si esauriscono le "tappe" del Reiki metodo Usui. Tutti gli eventuali ulteriori livelli di cui potreste sentire parlare non sono stati insegnati/trasmessi da Mikao Usui. Questo non significa che non possano essere ulteriori magnifiche opportunità di crescita personale e spirituale...... ma non sono Reiki!
Il Quarto Simbolo
"Grande Luce Splendente". E' il simbolo della guarigione spirituale e viene usato nelle attivazioni a Reiki nei vari livelli.
Citazione
"Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità. Colui che aveva ricevuto 5 talenti andò a impiegarli e ne guadagnò altri 5.
Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
Colui invece che aveva ricevuto un solo talento andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone tornò e volle regolare i conti con loro.
Colui che aveva ricevuto 5 talenti ne presentò altri 5 dicendo:"Signore mi hai consegnato 5 talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque". "Bene; servo buono e fedele - gli disse il padrone - sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto: prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti disse: "Signore, mi hai consegnato 2 talenti; vedi, ne ho guadagnati altri due". Bene; servo buono e fedele - gli disse il padrone - sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto: prendi parte alla gioia del tuo padrone".
Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo talento, disse "Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; per paura andai a nascondere il talento sotterra: ecco qui il tuo".Il padrone gli rispose: "Servo malvagio ed infingardo, sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l'interesse.
Toglietegli dunque il talento e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha. E il servo fannullone gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti".
(Dal Vangelo secondo Matteo 25,14-30)
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